Šta reći?
Un'altra grande famiglia sebenicense che ha dato uomini illustri nel Cinquecento fu quella dei Verantius-Veranzio. Ma inutilmente sotto questa voce li troverete nei dizionari enciclopedici croati; in essi si nascondono sotto il cognome semplicemnete inventato di Vrancic. Il primo nell'ordine cronologico é il vescovo e umanista Antonio Veranzio-Verantius (1504-1573), diplomatico, storico, archeologo, poeta, scrittore di viaggi, personalità di levatura europea. Scrisse le sue numerose opere in latino: De rebus gestis Hungarorum; De situ Transilvaniae, Moldaviae ed Transapianae; Elegiae; Otia, eccetera. Ha pure lasciato oltre 4000 epistole. Fu amico di re e imperatori, di scrittori e filosofi, scambiò lettere con Erasmo da Rotterdam, Melantone, Paolo Giovio, Tranquillo Andreis e tanti altri uomini illustri della sua epoca. Fratello di Antonio e autore di alcune opere storiografiche e letterarie fu Michele Veranzio, in croato presentato come Mihovil Vrancic (Sebenico 1507 -ivi 1571). Dopo gli studi compiuti a Padova, Vienna e Cracovia, prese parte a varie missioni diplomatiche, ma poi preferì gli «ozi» letterali nella città natale, ottendo però scarsi risultati. Tracce ben più profonde ha lasciato suo figlio Fausto, nato a Sebenico nel 1551, spentosi a Venezia nel 1617, polstore, lessicografo e inventore. Dopo gli studi compiuti a Padova, Venezia e Roma, fu consigliere di vari monarchi e seguì lo zio Antonio in viaggi diplomatici attraverso l'Europa. Dopo la morte della moglie, si fece prete, fu nominato vescovo, infine si ritirò in vari conventi come frate barnabita. Contribuì alla regolazione del fiume Tevere e alla costruzione di alcune pubbliche fontane a Venezia, ma divenne famoso soprattutto per una monumentale opera, Machinae novae (Venezia 1595), nella quale descrisse e disegnò svariate sue invenzioni tecniche, relative a vari tipi di ponti, di mulini, macchine volanti eccetera. Fra le sue opere storico-letterarie spiccano De Slovinis seu Sarmatis (Roma 1606), il Dictionarium quinque nobilissimarum Europae linguarum, Latinae, Italicae, Germanicae, Dalmaticae et Ungaricae (Venezia 1595), i trattati di filosofia Logica nova ed Ethica christiana (Venezia 1616) e molte altre opere. Per i falsificatori Faust Vrancic il più grande inventore croato di tutti i tempi» e il primo lessicografo croato».
Lopov ode u ispovědaonicu i njegovo je carstvo nebesko...