Nema potrebu da ovdje postavljamo hrpu rječnika koji izjednačavaju hrvatsko, slovinsko i ilirsko ime.
Ponavljam, treći put od juče, "jednakost" i "izjednačavanje" je izmislio Hroboatos. To naprosto ne stoji tako osim možda u glavama pojedinih hrvatskih klerofašista. Pa hajde da vidimo šta se to u samim rimokatoličkim izvorima podrazumeva pod pojmom "lingua illyrica" - evo, recimo, dela izveštaja apostolskog vizitatora Petra Mazreka o njegovoj kanonskoj vizitaciji koju je obavio u Ugarskoj, Bosni, Srbiji, i Bugarskoj 1623-1624. godine:
"
Visita della Servia
[. . .] Questa è Provintia molto ampia, et la più parte è fecondissima, et per abbreviar il longo discorso, che si potrebbe fare circa essa, élla è piena di Vilaggi Schismatici et hanno oltre il Schisma perversa opinione centra la Sede Apostolica, né concedono, ch'i! Pontefice Romano sia Supremo Pastore, et così si rendono incapaci d'obedienza verso la Chiesa Latina[. . .]E quest'è vero tanto dei Schismatici di Servia, quanto di quelli ch'habitano la Bulgaria et Bosna.
Questi essendo tutti di linguaggio Illirico, del quale si servono con qualche differenza nella pronuntia solo, hanno oltre i Vescovi che sono da per tutto; il Patriarcha di Pechi pur Serviamo et è nativo di Jagnevo il pfresejnte; et li Greci quello, che risiede in Constantinopoli. Il numero dei Schismatici è innumerabile, onde la Servia, Bulgaria, parte della Bosna, et della Ungheria contengono infiniti vilaggi habitati da essi ..."
Marko Jačov, "Spisi kongregacije za propagandu vere u Rimu o Srbima 1622-1644", knjiga I, str. 12.
Znači, šizmatici u Srbiji, Bugarskoj i Bosni svi govore ilirskim jezikom.
Ajmo dalje, Rim, 1624. godine - razlozi zašto treba obnoviti Ilirski koledž u Loretu:
"La S[an]ta Mem[oria] di Greg[ori]o XIII considerata l'ampiezza della
Nat[do]ne Illyrica, quale, parlando di quella che habita di qua dal Danubio forma sette grandi, et
già felici Regni, di Bulgaria, Macedonia, Servia, Bosna, Slavonia, Groatia, et Dalmatia, oltra le grandissime Provincie deU'Ishria, Gamia, Carnithia, Camiola, et Stima in ampiezza di paese che eccede dd gran lunga per doi volte terreno dell'Italia, et vedendola ridotta in estremo bisogno d'agiuti spirituali per esservi la maggior parte delii ultimi tre Regni (che delle nominate Provincie come possesse da Principi Catholici non si parla), opressa dal Turco, di primi quatro to alm[en]te possessi, et occuparti da q[ue]ilo per eentenara d'anni, et per ciò rovinati, et quasi esterminati dal dominante Maomettismo, et infetti in gran parte nelle reliquie di quelli che ritengono la professione Christiana dal contiguo Scisma, et heresia Greca, e parim[en]te dalle vicine heresie Tratnsilvane, Hunghere, et Alemane, vi fondò il Collegio Illirico a Loreto s[opr]a l'entrate di quella S[an]ta Casa con educat[io]ne di 40 Alumni Ordinarij proveduti di Casa, Mastri, vitto, vestito, libri, medicine, e di tutte l'altre cose necessarie, sotto la cura delli Padri Gesuiti con grandissimo ristoro, et giovamento della Chiesa Illyrica il che seguì l'anno 1580."
Dalje u istom pismu piše:
"Perché nella Bolla della restitut[io]ne si potrà spiegar, et stabilir il num[er]o delli Alumni che dovrano essere del Stato Turchesco, et del Christiano per eseguir l'intent[io]ne Ap[osto]lica, et sovvenir le neceessità miriche proportionatam[en]te, et senza confusione, il che fatto s'aggiustarebbe anco il quarto inconveniente, facendosi aperta la porta, e venendo assegnati li lochi
alii gioveni Bosnesi, Serviani, Bulgari, et Macedoni, quali nell'avvenire non haverano più occ[asio]ne di fastidir la Sede Ap[osto]lica. Et p[er] conclusion si haverebbe rocc[asdo]ne ad un
gran num[ er]o de giovani Illirici, che di continuo vanno vagando per Roma, con importunar la Sedia Ap[osto]lica, et il Prelati della Corte per ragiuto di viveri sotto pretesto di maintenirsi, sino che habbi loco tra li alumni, overo di finir li Studij, che non li sono stati permessi finir nel dementino.
Isto djelo, strana 18-21;
Ivan Tomko Mrnavić, kanonik iz Šibenika, kaže za sebe da obučava ilirskom pismu "Srbe i Bugare koje Sveta apostolska stolica izdražava u ovim školama". Prema njemu "ilirski jezik je zajednički cijeloj slovenskoj ili ilirskoj naciji, kako u Evropi tako i u Aziji":
"I[llustrissi]mi et R[everendissi]mi S[igno]ri
Havendo io Giovanni Torneo Canonico dd Sibenico pigliato la cura d'instruiir nelle
littere Illyriche tanto communi a tutta la natione Slava overo Illyrica così nell'Europa come nell'Asia, et anco alii stessi Turchi Europei,
li gioveni Bulgari et Serviani mantenuti dalla S[an]ta Sede Ap[osto]lica a queste scuole, e dovendo io al fine della Quadragesima partire ipfer] ila patria, a fine che detti giovenih abbino il modo di conservar l'instrutione che gli havemo lasciato, supplico si degnino far stampare co [m] Caratteri Il'lyrici della Stamperia Vaticana la Dottrina Christiana dell'Ili[ustrissi]mo già S[igno]r Card[inal] Bellarminio altre volte tradotta da me in lingua nostra et stampata oo[n] Caratteri Latini.
Isto, strana 22;
Izveštaj tršćanskog biskupa nunciju u Beču o službi u crkvi na ilirskom jeziku. Prema ovom izveštaju na ilirskom jeziku se služi u "Istri, Dalmaciji, Slavoniji, Bugarskoj, Bosni i u zemljama pod turskom vlašću gde gdje sada žive hrišćani", u biskupijama Senja, Krka i Raba, iako je u pitanju isti jezik, "služi se u drugom obliku":
I[llustrissi]mo e R[everendissi]mo S[ignor] mio p[ad]ron CoIendissimo
Al desiderio della Sac[ra] Congrega[tio]ne de Propfaganda] Fide; et al omandam[en]to di V[ostra] S[ignoria] Ill[ustrissi]ma io sodisfo con la presente in quanto posso, e perciò le dico, che la consuetud[in]e di celebrar le Messe e li divini ufficij in
lingua Illirica vive nell'Istria, Dalmatia, Schlavonia, Bulgaria, Bosna, e nelli paesi del Turco dove sono Christiani: ma in qual Provincia di queste sia più essereiatata io non l'ho potuto sapere per la distanza loro, ne meno se si vada abrogando, ne posso venir a part[icola]re informat[io]ne solo che deili
Vescovati di Segna, di Veglia, et Arbe, che sono nella Provincia di Dalmatia ne'quali seguita la lingua, ne s'officia in altra maniera. Qui nella Provincia dell'Istria i sacerdoti nel Vescovato di Fola sono buona parte, di Parenzo un terzo, di Città nova la imita, di Capodistria un terzo, e nel mio quasi un terzo, che officiano, e celebrano in quella lingua. Nella Croatia, e nella Carniola si leggono l'Epistole, e i Vangeli Schiavi, e perché gli habitanti sono Schiavi si predica anco in quella lingua. Questo è quanto io posso dare d'informatiomi a V[ostra] S[ignoria] Ill[ustrissi]ma in questo part[icola]re con aggiunta che nelli Vescovati dell' Istnia pian piano si va levando, e mentre li prego dal Sfignojr vera prosperità con riverente afflito bacio a V[ostra] Sfignoria] Illfustrissijma la mano.
Trieste li 24. di Maggio 1626.
Isto djelo, strana 64;
Izvodi iz izveštaja papskog nuncija u Beču o upotrebi ilirskog jezika u bogosluženju (13. VIII 1626.):
Le Chiese che usano la
lingua Ilyrica in divirais con li
caratteri di S[an] Geronimo, del rito Cattolico Romano sono:
- Gran parte del Patriarcato d'Aquiileia p[er] le provimtie di Carintia, Stima, Carniola, e Cragno.
- Gran parte delle Diocesi d'Istria ciò è di Trieste, Capo d'Istria, Citanova, Parenzo, Fola e Pedena.
- Parte delle Diocesi Cuneense e della Labacense nella Carniola e Cragno, come anco le commende Tevotaniche, così nella Carniola, come nella Croaltia.
- Parte del Vescovato Zagabriense nella Croatia e Sclavonia. Le Chiese di Modrussa e Segna con le loro Diocesi.
- Le Diocesi dell'Arcivescovato di Zara e delli suoi suffraganei Vegliense, Ausseranse et Artbense.
- La Diocese Nonense.
- Buona parte della Sibenicense.
- L'Arcivescovato Spalaitense in parte, ma però le sue provintie di Pogliza e Radobiglia sottoposte al Turco del tutto officiano in Illyrico.
- Parte dello Vescovato Scardonense Tinonnense e Macarense sotto il Turco come anco parte della Diocese Pharentse overo Lesinense.
- Tutte l'altre Chiese e Diocesi Illyriche ancorché officijno im Latino, però li Vangeli et Ep[isito]le cantano in Illyrico massime le feste.
Le Chiese che usano detta lingua in divinis con li caratteri Giriali sono:
- Nel Patriarcato d'Aquileia li popoli del Monte Feletro.
- La maggior parte dell'i Chiristiani Vassali del Turco nella Dalmatia, Onoatia, Slavonia, Servia, Macedonia, e Bulgaria.
- Li Principati della Valachia e Moldavia tutti, con la gran Monarchia di Moscovia, li Oincassi, li Georgiani, e li popoli Quinquenio intornii in Asia, qualli -tutti sono -del rito Greco e scismatici,
eccettuati li popoli della Lituania, e Russia dfelle] quali alcune chiese sono unite con la Cattolica Romana Chiesa.
- Alcuni Monaci Serviani nella Terra S[an]ta.
Isto, strana 41.
I ima ovakvih izveštaja koliko god hoćeš, da ih dalje ne navodim. Evo tog zbornika dokumenata Marka Jačova:
https://www.scribd.com/document/825...gandu-Vere-u-Rimu-o-Srbima-1622-1644-Knjiga-I
Prema tome, za rimokatoličku crkvu:
ilirski jezik = slovenski jezik
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